Bugie al marsala

Bugie al marsala, dolci tipici di carnevale. Sfoglie aromatizzate al marsala, fraganti fritte e spolverizzati di zucchero al velo.

Bugie al marsala
Bugie al marsala

Bugie al marsala

 

Bugie al marsala
Bugie al marsala

Ingredienti 

500 gr di farina 00, 50 gr di zucchero, 1 uovo, 1 tuorlo, 50 gr di burro, 1 cucchiaino di lievito per dolci, 2 cucchiai di marsala dolce, olio per friggere, zucchero al velo, sale.

Preparazione

Setacciate la farina con il lievito, disponetela a fontana su un piano e mettete al centro lo zucchero, l’uovo, il tuorlo, il burro sciolto e un pizzico di sale e lavorate energicamente l’impasto.

Unite il marsala, fino a ottenere un impasto omogeneo, che farete riposare per 30 minuti a temperatura ambiente coperto con una ciotola.

Dopo il tempo di riposo, riprendete l’impasto e, stendetelo in una sfoglia spessa 3-4 mm.

Ricavate dei rombi con un tagliapasta e friggeteli in abbondante olio caldo finchè risulteranno gonfi e dorati, poi scolateli con una schiumarola e fateli asciugare su carta assorbente.

Fate raffreddare le bugie a temperatura ambiente, poi spolverizzate di zucchero al velo prima di servire.

Note:

Il burro è la parte grassa del latte, separata dal siero e condensata. Il risultato del procedimento è un’emulsione, principalmente di acqua, in cui risultano disciolti zuccheri e proteine, nei grassi, nella cui fase fluida cristallizzano in parte.

Conservazione e cucina

Il burro generalmente inizia ad ammorbidirsi attorno ai 15°, molto al di sopra delle temperature dei normali frigoriferi. Il “cassetto del burro” che si può trovare in molti frigoriferi può essere una della parti più calde all’interno dell’elettrodomestico, ma lascia comunque il burro piuttosto duro.

Mantenere il burro strettamente incartato ritarda l’irrancidimento, causato dall’esposizione alla luce o all’aria, ed evita che il burro assuma altri odori.

Il burro, se ben incartato, può essere conservato diversi mesi in un normale frigorifero.

Il burro ricopre un importante ruolo in pasticceria, dove è usato analogamente ad altri grassi solidi (come lo strutto), mantenendo una posizione privilegiata in virtù del suo sapore, particolarmente adatto alla preparazione di dolci.

Talvolta, per alcuni prodotti dolciari, viene utilizzato un particolare burro, prodotto per winterizzazione, che ha un punto di fusione più alto.

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