Polpettine di riso e carciofi

 

Ingredienti per 4 persone

200 gr di riso, 4 carciofi, ½ cipolla, 1 mazzetto di prezzemolo, pangrattato, 1 bicchier di vino bianco secco, 30 gr di caciocavallo grattugiato, olio extravergine d’oliva, sale pepe.

Preparazione

Lessate il riso in acqua salata, poi scolatelo e mettetelo in una terrina.

Mentre il riso cuoce mondate i carciofi privateli dai gambi, delle punte, delle foglie esterne più dure e della barba interna; poi affettateli sottilmente.

Pulite, tritate la cipolla e rosolatela in una padella con dell’olio; non appena sarà appassita unite i carciofi e bagnate con il vino.

A fine cottura amalgamate ai carciofi il caciocavallo grattugiato e il prezzemolo tritato, aggiustate di sale e pepe, e amalgamate il tutto al riso.

Non appena il composto si sarà raffreddato, formate con questo delle piccole polpette che passerete nel pangrattato e farete dorare, sempre in padella, con un po’ d’olio. Servite le polpettine  calde.

Note:

Il carciofo è una grossa pianta erbacea perenne, con foglie lunghe, che viene coltivata in campi (detti carciofaie) lungo le riviere mediterranee.

È un ortaggio molto diffuso nel nostro Paese, in due particolari varietà; quella con le spine e quella senza spine, detta “mammola”. Appaino sul mercato, in genere, verso l’autunno.

Esiste anche una particolare varietà, molto piccola, adatta per essere conservata sott’olio. Se sono “novelli” e teneri, i carciofi si possono mangiare anche crudi, in insalata.

La loro freschezza si riconosce dal fiore ben chiuso e dalle foglie rigide e lucenti che, che piegate verso l’esterno, debbono spezzarsi.

Il cuore del carciofo, quando comincia ad invecchiare, contiene una peluria chiamata “fieno” , che va eliminata prima della cottura: se il carciofo si cucina a pezzi, la si toglie delicatamente con la punta di un coltellino, altrimenti si introduce un cucchiaino nel cuore, dopo aver allargato leggermente le foglie, e si cerca di estrarla senza ovviamente rompere il carciofo.

Inoltre, prima della cottura, bisogna eliminare le punte spinose e le prime foglie esterne, che sono troppo dure per essere mangiate.

Una volta pulito, strofinate subito il carciofo con un limone, oppure immergetelo in acqua acidulata con succo di limone: in tal modo il suo bel colore verde cupo non si altererà. Sempre per evitare che i carciofi anneriscano, non cuoceteli mai in recipienti di alluminio.

Nota nutrizionale:

Il carciofo è ricco di potassio, ferro e altri minerali. Disintossicante naturale, è anche antiossidante, abbassa i livelli di colesterolo e svolge, se consumato crudo, un’azione epatoprotettiva oltre favorire la secrezione biliare.

 

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