Gelo di caffè

Il Gelo di caffè è un fresco e delizioso dolce al cucchiaio tipico della tradizione siciliana. Ricetta facile da fare e molto economica bastano pochi ingredienti per realizzarla: caffè, zucchero, amido e chicchi di caffè per la decorazione finale. Ottimo come dolce fine pasto, eccezionale per arricchire un buffet di dolci, delizioso quando si vuole fare una pausa con dolcezza, se poi amate il caffè come me non vi resta altro che provarlo.

Gelo di caffè
Gelo di caffè

Gelo di arance

Gelo di caffè
Gelo di caffè

Ingredienti gelo di caffè per 6 persone

5 dl di caffè non dolcificato, 80 gr di zucchero semolato, 80 gr di amido per dolci, 1 cucchiaio di cacao amaro, chicchi di caffè e granella di zucchero per guarnire il gelo (facoltativo).

Preparazione

Riunite in una casseruola il caffè, lo zucchero, il cacao e l’amido sciolto in 5 dl d’acqua.

Mescolate accuratamente tutto e lasciate addensare, su fiamma dolce, mescolando continuamente.

Appena il composto sarà cremoso, trasferitelo in stampini da porzione e servitelo freddo.

Guarnite il gelo a piacere con chicchi di caffè e granella di zucchero.

Le dosi dello zucchero si possono aumentare a seconda dei vostri gusti, ne potete mettere per le dosi indicate fino a 200 grammi.

Note:

Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, parte della famiglia botanica delle Rubiaceae, un gruppo di angiosperme che comprende oltre 600 generi e 13.500 specie.

Sebbene all’interno del genere Coffea siano identificate e descritte oltre 100 specie, commercialmente le diverse specie di origine sono presentate come diverse varietà di caffè.

Le più diffuse tra esse sono l’arabica e la robusta.

Le specie di caffè coltivate su grande scala sono tre: Coffea arabica, Coffea canephora e, in minor misura, Coffea liberica.

Una decina vengono coltivate localmente.

Le specie differiscono per gusto, contenuto di caffeina, e adattabilità a climi e terreni diversi da quelli di origine.

Ricordiamo che tutte le specie coltivate esistono ancora, nelle zone d’origine, allo stato selvatico. È però anche vero che sono state create artificialmente molte nuove varietà.

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