Carciofi cunzati ( conditi) alla Siciliana

I carciofi cunzati ( conditi) alla Siciliana, piatto povero della cucina siciliana, ricchissimo di sapori e di odori. Facili da preparare, il condimento è davvero semplice: aglio e prezzemolo tritati, olio extravergine d’oliva, filetti di acciughe sott’olio, sale e pepe. Saporitissimo secondo vegetariano, i carciofi alla Siciliana sono ottimi anche  da servire sia come antipasto che come contorno.

Carciofi cunzati ( conditi) alla Siciliana

Carciofi cunzati ( conditi) alla Siciliana

Carciofi cunzati ( conditi) alla Siciliana

Ingredienti per 4 persone:

  • 8 carciofi, 1 mazzetto di prezzemolo, 8 spicchi d’aglio, 3-4 filetti di acciughe sott’olio, olio extravergine d’oliva, il succo di 1 limone, sale, pepe.


Preparazione:

  • Pulite i carciofi, eliminando la parte dura del gambo, le foglie dure e le spine, tagliateli a metà, eliminate il fieno (o la barbetta) e immergeteli man mano in acqua acidulata con il succo di limone.
  • Lessate i carciofi in acqua bollente salata per circa 10 minuti, scolateli al dente e poneteli a sgocciolare in un colapasta.
  • Preparate intanto il condimento, sbucciate l’aglio e tagliatelo a fettine.
  • Lavate il prezzemolo, selezionate le foglie, e tritatele  finemente.
  • Mettete 3 cucchiai d’olio d’oliva in un piccolo tegame, fatelo scaldare leggermente e con l’aiuto di una forchetta scioglietevi i filetti di acciughe, poi, unite l’aglio , il prezzemolo tritato.
  • Fate rosolare per 1 minuto (L’aglio deve restare bianco), poi aggiungete mezzo bicchiere d’acqua , aggiungete un pizzico di sale e una spolverata di pepe e lasciate cuocere per 3-4 minuti , se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo aggiungete ancora un po’ d’acqua.
  • Sistemate i carciofi su un piatto da portata, con la parte tagliata verso l’alto e con l’aiuto di un cucchiaio condite i carciofi con il soffritto preparato.
  • Lasciate raffreddare e servite. I carciofi alla Siciliana sono ottimi sia come antipasto che come contorno.
  • Note:
  • Il carciofo è una grossa pianta erbacea perenne, con foglie lunghe, che viene coltivata in campi (detti carciofaie) lungo le riviere mediterranee. È un ortaggio molto diffuso nel nostro Paese, in due particolari varietà; quella con le spine e quella senza spine, detta “mammola”.
  • Appaino sul mercato, in genere, verso l’autunno. Esiste anche una particolare varietà, molto piccola, adatta per essere conservata sott’olio. Se sono “novelli” e teneri, i carciofi si possono mangiare anche crudi, in insalata.
  • La loro freschezza si riconosce dal fiore ben chiuso e dalle foglie rigide e lucenti che, che piegate verso l’esterno, debbono spezzarsi. Il cuore del carciofo, quando comincia ad invecchiare, contiene una peluria chiamata “fieno” ,che va eliminata prima della cottura: se il carciofo si cucina a pezzi, la si toglie delicatamente con la punta di un coltellino, altrimenti si introduce un cucchiaino nel cuore, dopo aver allargato leggermente le foglie, e si cerca di estrarla senza ovviamente rompere il carciofo. Inoltre, prima della cottura, bisogna eliminare le punte spinose e le prime foglie esterne, che sono troppo dure per essere mangiate.
  • Una volta pulito, strofinate subito il carciofo con un limone, oppure immergetelo in acqua acidulata con succo di limone: in tal modo il suo bel colore verde cupo non si altererà. Sempre per evitare che i carciofi anneriscano, non cuoceteli mai in recipienti di alluminio.
  • Nota nutrizionale: il carciofo è ricco di potassio, ferro e altri minerali. Disintossicante naturale, è anche antiossidante, abbassa i livelli di colesterolo e svolge, se consumato crudo, un’azione epatoprotettiva oltre favorire la secrezione biliare.

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