Mercato di Ballarò

mercato storico di Ballaro'-Palermo
mercato storico di Ballaro’-Palermo

Il Mercato Ballarò è il più antico mercato folcloristico di Palermo, nel popolare quartiere dell’Albergheria,perfetto per immergersi nello spirito siciliano, questo grande e vivace mercato alimentare si trova fra le due grandi piazze Ballarò e Carmine, ma si estende anche oltre.

Il mercato è frequentato giornalmente da centinaia di persone, animato dalle cosiddette abbanniate, cioè dai chiassosi richiami dei venditori che, con il loro caratteristico e colorito accento locale, cercano di attirare l’interesse dei passanti. Ballarò è un mercato adibito alla vendita di frutta, ortaggi, verdure, carne e pesce, ma si trovano anche articoli di uso domestico per la cucina e pulizia della casa.

All’interno del mercato i fruttivendoli vendono cibi cotti, tipici della cucina palermitana, come cipolle bollite o al forno, panelle (frittelle di farina di ceci), cazzilli (crocchette di patate), verdure lesse, polpo e quarume (interiora di vitello).

Una passeggiata fra le bancarelle di questi mercati può essere anche l’occasione per un’esplorazione nel passato dell’Isola. La strada è letteralmente invasa da cassette di legno: contengono la merce che viene continuamente urlata, abbanniata, cantilenate per reclamizzare la buona qualità e il buon prezzo dei prodotti.

Visitando il mercato di Ballarò è possibile scoprire alcuni tesori architettonici di rara bellezza come la Chiesa del Carmine Maggiore, la chiesa di San Francesco Saverio, la Chiesa del Gesù, nota come Casa Professa e la chiesa di San Nicolò di Bari.

Mercato Ballaro'
Fruttivendola
Mercato Ballaro'
Ortaggi
Mercato Ballaro'
Frutta
Mercato Ballaro'
Vendita pesci freschi
Mercato Ballaro'
Pesci salati e affumicati
Mercato Ballaro'
Olive bianche e nere locali
Mercato Ballaro'
Cibi cotti
Mercato Ballaro'
Friggitoria
Mercato Ballaro'
Pane cotto a legna
Mercato Ballaro'
Buccellati
Mercato Ballaro'
Frutti di martorana
Chiesa del Carmine Maggiore
Chiesa del Carmine Maggiore

 ll visitatore che entra nella Chiesa de Carmine Maggiore, ammira un costruzione fatta dal 1627 al 1693, realizzata su una prima piccola cappella dedicata alla Pietà è del XIII secolo.

La cappella è ancora esistente; il visitatore, oggi, può ammirare i ruderi a fianco destro dell’altare maggiore della chiesa attuale. Nel 1243/44, a ridosso della primitiva cappella fu costruita la seconda chiesa, che nel 1626 fu demolita per costruirvi l’attuale, disegnata dall’Architetto Palermitano Mariano Smeriglio.

Le linee dell’ antico convento sono un po’ sparite, possiamo ammirare qualcosa nel Chiostro cinquecentesco con colonne in marmo e capitelli ionici.

A testimonianza del convento cinquecentesco, nel chiostro è collocato un portale in marmo con una scritta sopra l’architrave datata 1582.

A ridosso della costruzione cinquecentesca, i frati nel 1938 costruirono il loro terzo convento. Sullo sfondo un alto rilievo lavorato a stucco riproduce su una raggiera di luce l’Agnello di Dio ritto e vittorioso sul libro sacro.

In basso è collocato lì coro monastico In noce scolpito del 1703. Dietro l’altare una lastre marmorea chiude la sottostante cripta usata come sepoltura del frati.

Alle pareti sono appesi due lavori del De Vigilia (1490), lo stesso autore del quadro della Madonna del Carmelo. Vi si trovano inoltre pregevoli opere come la tela con “Sant’Andrea Orsini” di Pietro Novelli, la statua di “Santa Caterina” di Antonello Gagini e l’altare seicentesco di Giacomo e Giuseppe Serpotta.

Cupola rivestita di maioliche della Madonna del Carmine
Cupola rivestita di maioliche della Madonna del Carmine

Costruita nel 1680 grazie anche all’impegno di Fra Angelo La Rosa, umile frate converso carmelitano. Essa si Innalza su tre ordini: tamburo, volta e lanternino. I pilastri sono ornati da quattro statue di stucco raffiguranti Mosè, S. Elia, S. Giov. Battista e Giona.

La parte Interna della volta è rivestita di stucchi ornamentali con festoni di fiori e frutta.

La parte esterna è cosi ricca e singolare da renderla unica non solo a Palermo, ma in tutta la Sicilia. Si sviluppano quattro coppie di colonne scanalate di pietra dal capitelli dorici intramezzati da quattro grandi cariatidi, quattro uomini goffi e muscolosi in atto di reggere la cupola.

Le quattro finestre sono ornate di putti, vasi e fiori in stucco. La cupola, poi, tutta convessa è rivestita da maioliche smaltate e colorite di verde e nero.

Essa è divisa in quattro sezioni e ogni spicchio mette in evidenza lo stemma carmelitano, in atto è sormontata da un cupolino, la palla e la croce.

Chiesa di San Nicolò
Chiesa di San Nicolò

La chiesa sorge nel cuore del mercato storico di ballarò,  è stata costruita al tempo dei normanni nel XII secolo. Presenta una triplice navata con quattro altari per ogni lato. Danneggiata dal terremoto del 1726 venne modificata tra il 1751 ed il 1766 sostituendo le antiche colonne con dei pilastri.

Campanile della chiesa di San Nicolò
Campanile della chiesa di San Nicolò

La Torre, oggi campanile, che si innalza al fianco settentrionale della Chiesa, fu costruita nel XIII secolo. Nasce come torre di guardia medievale senza alcun legame organico e funzionale con la chiesa. Ha conservato nei secoli la sua impronta tardo-gotica.

E’ stata edificata con conci di tufo calcareo; i suoi quattro livelli si alzano per circa 35 m. e 83 gradini. Nel ‘300 divenne torre civica e vi furono aperte, per ogni lato, finestre bifore decorate con tarsie laviche e monofore archiacute. 

Poco prima del 1518 vi fu apposto un orologio che suonava “la castiddana”, da qui il nome “la castiddana dell’Albergheria”. Fu rimosso durante i lavori di restauro del 1972.

Il recente restauro curato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali ne ha consentito la riapertura, dopo circa 40 anni di abbandono.

Dal terrazzo della Torre, ormai chiamata Terrazza Palermo, la città si offre in un panorama splendido e indimenticabile.

Chiesa di San Francesco Saverio all'albergheria
Chiesa di San Francesco Saverio all’albergheria

Chiesa in stile Barocco, bellissima e dalle forme articolate sia all’esterno con la cupola centrale e le 4 cupole minori che all’interno, con la sua pianta a croce greca che crea un esagono con le relative cappelle laterali ricche di opere d’arte, marmi, stucchi, affreschi, dipinti (a decorare soprattutto le pareti dell’abside e delle cappelle), diaspri e paste vitree, un vero scrigno di capolavori.

All’interno della chiesa è conservato anche un crocifisso ligneo risalente all’Ottocento e incastonato in un reliquiario in stile rococò. 

Ballarò

Ballaro'
Scorci di Ballaro’
Ballaro'
Scorci di Ballaro’

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