Funghi sott’aceto

Ingredienti

500 gr di ovuli, 10 granelli di pepe, 2 spicchi d’aglio, 1 litro di aceto di vino bianco, 2 foglie di alloro, un pezzetto di cannella, 5 chiodi di garofano.

Preparazione

Pulite con molta attenzione gli ovuli, che devono essere freschissimi, sodi e interamente chiusi. Divideteli in grossi spicchi.

Mettete l’aceto in una pentola con sale in abbondanza, appena bolle buttateci dentro i funghi e lasciateli bollire per 3 minuti.

Trascorso questo tempo togliete la pentola dal fuoco, aggiungete pepe, cannella, aglio, alloro e chiodi di garofano. Coprite la pentola e lasciate riposare per 30 minuti.

Scolate gli ovuli fuori dall’aceto, eliminate l’aglio e l’alloro ed aggiungete ai funghi il pepe, la cannella e i chiodi di garofano.

Sistemate immediatamente i funghi in barattoli di vetro, e ricopriteli con nuovo aceto, è necessario che non vi siano bolle d’aria dentro al vasetto.

Chiudete ed etichettate, vanno tenuti in luogo buio ed asciutto. I funghi sott’aceto possono essere consumati dopo 60 giorni.

Note: 

Il prataiolo detto champignon (che in francese significa genericamente fungo) o, più propriamente, champignon de Paris (fungo di Parigi).

Presenta gambo cilindrico non bombato e cappello a cupola. Di piccole dimensioni, ha colore biancastro o nocciola (cremino) ed è il più diffuso.

I funghi si puliscono con un panno inumidito, eliminando con un coltellino eventuali residui terrosi.

Se necessario, si passano velocemente in poca acqua tiepida e si asciugano immediatamente.

Acquisto:

I funghi all’atto dell’acquisto devono essere sodi, integri, esenti da forellini e al tatto risultare morbidi, ma non molli.

Inoltre devono essere intensamente profumati. I funghi coltivati sono in genere commercializzati in confezioni con riportata la data entro cui consumarli.

Di fatto possono rimanere in frigorifero anche quattro giorni, cominciando però un processo di disidratazione.

Nota nutrizionale:

Danno un trascurabile apporto calorico e sono ricchi di Sali minerali quali potassio, fosforo e selenio.

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