È un peccato buttare via le croste del caciocavallo o altro formaggio stagionato che di solito grattugiamo e che conserviamo in frigo. Malgrado le croste non siano commestibili a causa della loro consistenza dura, è possibile cuocerle trasformandole da scarto a ingredienti di cui non si può fare a meno per riprodurre i piatti della cucina povera delle nostre nonne. I giri (bietole) assassunati col pomodoro e croste di caciocavallo sono un contorno semplice e gustoso che ci permette di riutilizzare gli scarti di formaggio che andrebbero inevitalbilmente buttati. Una verdura particolarmente utilizzata in Sicilia e perfetta per regalarvi un contorno semplice e genuino, ideale per accompagnare sia la carne che il pesce.
Ingredienti per 4 persone
8 mazzetti di giri, 2-3 spicchi di aglio, 3-4-pomodori pelati, crosta di caciovallo,olio extravergine d’oliva, sale, pepe.
Preparazione
Sfondate e lavate le bietole un paio di volte e poi lasciatele in acqua per eliminare ogni residuo di terra.
Lessate la verdura in acqua bollente salata per circa 15 minuti, appena cotta, scolatela e mettete da parte un paio di mestoli di acqua di cottura.
Mettete i pomodori pelati in una ciotola, schiacciateli con i rebbi di una forchetta e teneteli momentaneamente da parte.
Preparate un trito d’aglio, mettetelo in una padella con 2 cucchiai di olio d’oliva. Appena l’aglio comincerà a soffriggere, aggiungete i pomodori pelati e lasciate cuocere per 5 minuti.
Unite la verdura, una presa di sale e una spolverata di pepe. Aggiungete un po’ d’acqua di cottura dei giri che avete tenuto da parte e fate restringere il brodo mantenendo sul fuoco ancora per circa 10 minuti.
Pulite le croste di caciocavallo, sciacquatele ed asciugatele, eliminate lo strato esterno con l’aiuto di una grattugia o raschiatele con un coltello.
Tagliate a tocchetti le croste del formaggio e aggiungetele alla verdura.
Lasciate cuocere per 2-3 minuti, con il calore, il formaggio inizierà ad ammorbidirsi e rilascerà il suo profumo e il suo sapore intenso.
A questo punto i giri assassunati sono pronti per essere serviti ben caldi.
Note
Questo piatto si apprezza maggiormente se vengono utilizzati i “giriteddi di montagna”, cioè i giri (biete) selvatici più piccoli e non le coste, che hanno i gambi larghi.